È stata inaugurata lo scorso 30 ottobre la prima delle due mostre monografiche che ci accompagneranno a Villa Bardini per tutta la stagione autunnale e invernale.
In collaborazione con la Fondazione Matteucci per l’Arte Contemporanea, la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron promuove l’esposizione “A Villa Bardini la luce marina di Moses Levy” che è stata presente a Viareggio da luglio fino agli inizi di ottobre riscuotendo un grande successo.
Nato a Tunisi nel 1885, Moses Levy ha attraversato il ‘900 e le sue numerose correnti artistiche; dagli esordi nell’alveo del macchiaiolismo postfattoriano alle prime esperienze grafiche simboliste, alle suggestioni futuriste, all’esotismo dei colori e dei costumi d’Oriente che, per gran parte della vita, lo avrebbero attratto nei ripetuti soggiorni nella sua città natale.
La mostra a Villa Bardini presenta le opere che Moses Levy ha dedicato a Viareggio e a al suo litorale, facendosi così cantore di una società colta ed elegante, aperta ai costumi moderni e alla ricerca di una nuova identità.
La mostra, concepita secondo un disegno monotematico, si concentra in un’unica sezione costituita da una mirata selezione di circa quaranta dipinti filologicamente collegati, oltre che dalla cronologia, dal tratto interpretativo. L’obiettivo è di creare un dialogo tra gli stessi, sottolineandone il comune linguaggio formale, prima di quella svolta cruciale dalla limpida esperienza della poetica espressa tra le due guerre, all’inquieto sentimento visivo della metà del Novecento.
Potranno essere ammirate alcune opere fondamentali: Donna in blu (1917), L’ombrellone bianco (1919), Giovinette nell’acqua (1917), Spiaggia (1918), Bagnanti nell’acqua (1919), Madre e figlia sulla spiaggia (1919), Anna e l’amica (1920), Spiaggia e figure a Viareggio (1921), Il Bagno Cirillo (1935), Ritratto di Enrico Pea (1935), Ritratto di Leonida Repaci (1935), nonché inediti rintracciati in collezioni italiane e straniere.
La mostra, ideata da Giuliano Matteucci e curata da Susanna Ragionieri, sarà corredata da un catalogo con schede storico-critiche di Claudia Fulgheri e saggi di Giovanni Mariotti e Isabella Tobino.